Lettera di un giovane marinaio
Sono un Allievo di Coperta, mi sono diplomato nel 2008
presso il Nautico "San Giorgio" di Genova; non
riesco a trovare un lavoro. Il mio problema? Non sono nato in Italia,
ma nelle isole di Capo Verde, quindi pur vivendo dal 2001 nel Vostro
Paese, pur avendo frequentato le vostre scuole e parlando
perfettamente la Vostra lingua, non riesco ad ottenere il libretto
italiano. Non sono cittadino italiano, quindi non posso seguire i
corsi professionali, ne' iscrivermi alla Gente di Mare, non posso
frequentare l'Accademia Italiana della marina mercantile, pur avendo
appena terminato presso questa istituzione il corso di inglese
marittimo rivolto a disoccupati nel settore.
Non sono l'unico giovane in queste condizioni in Italia:
i Nautici attirano molti ragazzi come me, stranieri per nascita ma
con le stesse identiche aspirazioni dei loro compagni di classe,
ovvero diplomarsi e lavorare sul mare. Ma cosa consigliare a quelli
più giovani di me che intendono avvicinarsi a questa carriera?
Certamente un percorso da evitare! O possiedi fin dall'inizio la
cittadinanza italiana, oppure sei tagliato fuori, senza speranza.
Io personalmente ho faticato a fare riconoscere il mio
percorso di studi a Capo Verde: tra il mio Paese e l'Italia mancano
gli accordi internazionali necessari a fare riconoscere il mio
Diploma; come me un mio amico proveniente dal Perù e chissà quanti
altri. Ho impiegato quasi due anni per ottenere il libretto nel mio
Paese...
Ma la scuola italiana non dovrebbe prendersi un impegno
nei nostri confronti? Aiutarci nel percorso successivo al Diploma,
oppure parlarci chiaro: potete studiare qui da noi, ma sarà
impossibile per voi trovare un impiego nel settore!
Scrivo perchè il mio messaggio giunga agli altri
ragazzi come me, che non commettano i miei stessi errori... Fra due
anni forse sarò cittadino italiano; ma ora questi 5 anni di studio
dove finiranno? Li posso pure buttare via.
Flor Gomes